
Durante il mio percorso di studi in Fisioterapia, mi sono spesso chiesto come avrei potuto integrare la Medicina Cinese, con cui lavoro da anni, con questa nuova professione. A prima vista, le due discipline sembrano appartenere a mondi opposti: la Fisioterapia si basa su un approccio scientifico, analizzando il corpo dal punto di vista anatomico e biomeccanico; la Medicina Cinese, si concentra invece sull'aspetto energetico e funzionale, considerando l'influenza della fisiologia energetica sulla psiche e sul fisico.
Tuttavia i due approcci non sono in contrasto, ma rappresentano semplicemente due facce della stessa medaglia. L'essere umano è un sistema complesso che necessita di un'analisi multidisciplinare: ogni aspetto va indagato e trattato con gli strumenti più adeguati, che non sempre devono essere utilizzati contemporaneamente. Alcuni pazienti beneficeranno maggiormente della Fisioterapia, altri della Medicina Cinese, mentre per altri ancora sarà necessaria una combinazione di entrambe. È la clinica a suggerire quale approccio adottare, in base alle esigenze specifiche del paziente.

Ad esempio, nella riabilitazione post-operatoria, la Fisioterapia è l'intervento di elezione per prevenire complicanze e ripristinare rapidamente la funzione lesa, consentendo un recupero rapido ed efficace delle attività quotidiane. È essenziale rispettare la finestra terapeutica entro cui alcune funzioni possono essere riabilitate, per evitare che diventino irrecuperabili. In questo caso alcune strategie della Medicina Cinese possono risultare complementari ma non sarà il trattamento di elezione.
Un altro aspetto importante da considerare è il contesto in cui vengono erogate le terapie. La Fisioterapia può essere eseguita anche a domicilio, soprattutto in caso di pazienti con difficoltà di movimento o con necessità di riabilitazione immediata. Il TuiNa, invece, è preferibile praticarlo in studio, dove è possibile disporre non solo di un comodo lettino, ma anche di uno spazio riservato e accogliente. Un ambiente separato dal quotidiano che permetta al paziente di sentirsi a proprio agio durante l’anamnesi e di esprimersi liberamente, favorendo un trattamento più efficace e mirato (vedi post cos’è la medicina cinese).
L'integrazione tra Fisioterapia e Medicina Cinese non è dunque un compromesso, ma un’opportunità per offrire una cura più completa e personalizzata. L’obiettivo finale rimane sempre lo stesso: il benessere del paziente, attraverso l’utilizzo degli strumenti più adeguati per ogni specifico caso.
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